giovedì 27 ottobre 2011

Ennahda 41%, anullati 6 seggi ad Al Jarera


In Tunisia si sono fatti aspettare a lungo i risultati delle prime elezioni libere dell'era dopo Ben Ali. Mentre iniziano i grandi movimenti per stringere alleanze al fine di raggiunere una maggioranza solida nel piu' breve tempo possibile, l'ISIE ha indetto questa sera una conferenza stampa per comunicare i "dati provvisori definitivi". Una contraddizione nei termini ma, dice l'ISIE, lecita per dare la possibilità di valutare il ricorsi che possono essere presentati entro le 48 ore successivi alla proclamazione dei risultati. 
Ennahda ha vinto. La sua scalata ha raggiunto il 41% con 90 seggi a suo favore seguita da CPR 29, Al-Aridha 26, Ettakatol 21. La sorpresa piu' grande di queste elezioni non è stata la vittoria del partito di Gannouchi quanto il terzo posto guadagnato da Al Aridha. Le accuse mosse a questo partito politico riguardano il mancato rispetto delle norme sulla pubblicità in campagna elettorale, uno dei suoi responsabili ha utilizzato una TV araba AlMustakkilah che trasmette da Londra il giorno prima dell'apertura dei seggi. 
Durante la conferenza stampa di questa sera il Presidente dell'ISIE ha anullato 6 seggi di Al Aridha per delle irregolarità, senza specificare i dettagli. Alla notizia le reazioni dei presenti in sala sono state sbalorditive. Applausi e l'inno nazionale tunisino cantato con tutti i giornalisti in piedi. Uno sfogo liberatorio con la sensazione che per la prima volta giustizia è stata fatta e che il gioco delle elezioni sia "pulito" lontano dall'era Ben Ali. E' di pochi minuti fa la notizia che viene ripresa anche da Al Jarera che Hechmi EL Hamdi leader dal partito abbia deciso di ritirare la sua lista dalla Costituente. Avremo le conferme nei prossimi giorni.


Il ritardo nella diffusione dei dati, previsto per ieri, è dovuto ad un altro fatto accaduto a Tunisi, alla circosrizione di Tunisi 1 dove dopo il riconteggio degli elettori sulle liste elettorali e delle schede nelle urne riusultava una divergenza. L'esercito è subito intervenuto bloccando il trasferimento delle urne. C'è stato l'anullamento di un seggio.
Il totale delle donne che parteciperanno all'Assembela Costituente è di 49, divise tra i vari partiti politici. Un buon nuemero.
Il 9 novembre, dopo la festa dell'Aid, ci sarà la prima riunione del nuovo gruppo che dovrà stillare la Costituzione. Il partito che ha vinto è un partito islamico moderato che ha già preso accordi per stringere alleanze con altri leader come Marzouki. 
Per ora si festeggia ancora. Non in tutta la Tunisia. Sidi Bouzid è scesa nelle strade da lunedi a protestare contro la vittoria di Ennahda, non vogliono regalare la rivoluzione ad un partito islamico per fare un passo indietro di 50 anni.
Vedremo cosa aspetta questo paese. Gannouchi non disdegna nessuna intervista e, dietro un pacato senso dempocratico che sbandiera la volontà di seguire l'esempio della Turchia, lancia piccoli segnali inquietanti. In un'occasione ha ribadito la libertà della donna di non portare il velo islamico, in un'altra la necessità di riportare la lingua araba come unica lingua del paese e togliere il francese dall'insegnamento scolastico. Questo è il primo anno che in Tunisia nei licei tutte le materie sono in francese, questo dà agli studenti maggiori possibilità di continuare gli studi all'estero ed evitare la "riconversione" che implica un anno presso un'istituto nel paese che si sceglie per l'equivalenza degli studi. Altro punto discusso è stata la previsione di chiudere gli uffici di contatto con Israele e anullare tutti i contratti commerciali con il paese. Sono piccoli segnali che la maggior parte della gente giudica "parole senza fondamento" ma sui quali bisogna essere vigili. Del resto come la maggioranza dei tunisini era certa che Ennahda non avesse vinto forse si sbagliano anche su questo punto.
A prescindere dalle infinite polemiche che seguiranno queste elezioni, come tutte in generale, l'Assemblea Costituente è formata da 217 persone di diverse ideologie politiche. In questo caso, si spera, che ci sia una vera e propria opposizione, forte e cosciente dell'importanza da essa occupata ossia impedire che la Rivoluzione tanto decantata diventi vana. 
Forse per la Tunisia è un bene che Ennahda abbia vinto oggi, ci sarà il tempo di contrastare le sue decisioni ed arrivare alle presidenziali con le idee piu' chiare. 

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