La Tunisia ospita sul suo territorio una piccola minoranza di ebrei che vivono divisi in due comunità principali: quella di Tunisi (circa 600 persone) e quella di Djerba (900 persone).
L’isola di Djerba è meta ogni anno di un pellegrinaggio che vede quasi 6000 ebrei di tutto il mondo ritornare in queste terre la prima settimana di maggio. E’ un’occasione di preghiera, di incontro e anche di festa.
Una celebrazione ricca di suggestione e di fascino che si svolge a El Riahad, un piccolo villaggio nell’entroterra dell’isola dove si trova una sinagoga, la più antica del Nord Africa che sorge, si racconta, dove vennero poste le pietre dell’antico tempio di Israele. Le pietre sono custodite dietro una porticina dove durante la festa della Griba, le donne pongono le uova con sopra scritto il nome ed il desiderio che si chiede venga realizzato. Insieme ad esse vengono accese decine di candele che le renderanno sode, poi verranno recuperate e mangiate, con l’auspicio che il desiderio si realizzi.
Nella sinagoga è anche conservata una delle copie più antiche esistenti al mondo della Torah.
La leggenda narra che in questo luogo fosse venuta ad abitare una bellissima ragazza ebrea che veniva chiamata la straniera “La Griba” e avesse passato la sua vita in totale isolamento.
Durante un temporale un fulmine colpì la capanna in cui essa viveva e la bruciò. Il corpo della giovane rimase intatto e il suo viso sereno e splendido. In quel luogo venne edificata la sinagoga.
Il pellegrinaggio è un momento ricco di tradizione e di fascino ma anche di festa dove si preparano cibi simbolici e che culmina con la processione della statua della fanciulla ricoperta di veli ricamati dalle giovani.
La vita degli ebrei dopo la rivoluzione non è cambiata sostanzialmente, gli ebrei hanno sempre vissuto in armonia con il popolo tunisino ed in particolare a Djerba. Notizia curiosa di oggi è un progetto del Governo di Israele nella persona del Ministro dell’immigrazione Sofia Landver di proporre un’incentivo agli ebrei tunisini che desiderano rientrare in Israele. Domenica verrà vagliata una proposta di legge che prevede la somma di 10.000 shekel (circa 2.000 euro) per ogni singolo e 85.000 shekel (17000 euro) per famiglia oltre a numerose agevolazioni sociali per che deciderà di ritornare. Questa decisione, aggiunge la Landver, rientra in una politica di immigrazione ed esistono già delle domande di ebrei tunisini.
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