venerdì 25 marzo 2011

L’avventura dei giornalisti “clandestini”martedì


I giornalisti oggi vanno incontro a qualsiasi « avventura » pur di portare un articolo sulle prime pagine della cronaca. Li abbiamo visti negli scenari di guerra, suoi luoghi dei disastri, degli omicidi e in qualsiasi posto a caccia di scoop.

Il Golfo di Gabes ed in particolare la cittadina costiera di Zarzis sono diventati il punto di partenza dei flussi di clandestini che giornalmente fuggono verso l’Italia. Nei caffè, alla luce del sole, si contrattano tariffe, si acquistano barche, si organizzano traversate.

Lo scorso 2 marzo c’è stato una maxi sbarco di clandestini nella notte a Lampedusa.

A bordo di un peschereccio sono giunti sulle coste dell’isola 347 nordafricani. Con grande sorpresa tra di loro la Guardia Costiera ha trovato anche due giornalisti tedeschi, che hanno filmato tutto il viaggio con una telecamerina.

Ecco il nuovo giornalismo intraprendente… trovare un posto sul barcone per fare un reportage “dal vivo” della traversata.

Anche i passeur si sono adeguati e nel loro listino prezzi hanno inserito la voce “passaggio giornalista” o “giornailsta con cameraman”, le tariffe diventano importanti e si va dai 5.000 euro ai 20.000.

Al loro arrivo a destinazione ecco la notizia nella notizia: avranno vissuto e documentato qualche cosa di unico e diventeranno loro stessi protagonisti di una storia su cui altri potranno scrivere. Avranno trovato la notorietà in un modo alternativo.

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