mercoledì 18 maggio 2011

Dalla Libia a Djerba

Il Ministero degli Esteri tunisino prende posizione sui continui attacchi subiti dalle truppe di Gheddafi nella regione di Dhiba. Dopo aver spiegato le sue truppe per respingere i continui sconfinamenti delle milizie di Gheddafi si appella direttamente alla NATO per fermare i bombardamenti che interessano la zona di Nalut. L’area montuosa al confine in cui si nascondono le tribu’ alleate dei ribelli è stata interessata oggi da violenti combattimenti. Questi ultimi stanno perdendo terreno subendo pesanti attacchi dai fidelissimi che vogliono riconquistare il passaggio di Dhiba. La frontiera è stata più volte chiusa. Si sta valutando la possibilità dell’evaquazione della regione in quanto il mancato rispetto dei confini minaccia la sicurezza degli abitanti in territorio tunisino.
Le notizie che arrivano dalla Libia parlano di scontri violenti che interessano regioni sempre più vicine al confine con la Tunisia anche nella parte settentrionale. Il flusso di rifugiati continua al ritmo di circa 3.000 al giorno. Ben diversi sono i transiti che interessano il confine di Ras Jedir. Si registrano importanti defezioni nel gruppo dei fedelissimi di Gheddafi. Un primo convoglio con diverse personalità ha attraversato nella giornata di sabato la frontiera. Il Segretario degli Affari della Cooperazione della Comunicazione Estera alla Jamahiriya, il direttore della dogana libica, Ameur Diou, il rappresentante della Lega degli Stati Arabi, Ali Essid e molti alti dirigenti legati al regime di Gheddafi hanno raggiunto una destinazione segreta nell’isola di Djerba. Le fonti ufficiali parlano di visite diplomatiche allo scopo di risolvere il conflitto in Libia. Gli arrivi erano stati concordati in precedenza con il Governo Tunisino visto il notevole dispiegamento di forze militari che si riscontrano da circa una settimana sull’isola. L’agenzia di stampa tunisina TAP aggiunge in un comunicato ufficiale che molte personalità vicine al regime di Gheddafi sono attualmente in visita all’isola di Djerba.
Un altro convoglio ha lasciato Tripoli nella notte di sabato verso la Tunisia, guidato dal figlio di Gheddafi Hannibal. Queste informazioni passate attraverso i canali dei ribelli non hanno trovato conferma. Di certo si sa che i violenti bombardamenti della NATO a 17 km da Ras Jedir hanno provocato un black out al posto di frontiera. Questo momento favorevole è stato utilizzato da un gruppo di 15 macchine del gruppo di Gheddafi per passare. Non si sa esattamente chi trasportassero. La destinazione ancora Djerba. Un grande albergo dell’isola di proprietà libica dovrebbe ospitare in questo momento Aisha Gheddafi insieme alla moglie del rais. Uno dei figli, Mohammed, sarebbe invece ricoverato per cure in una clinica della zona turistica. In queste ultime ore le voci si susseguono più insitentemente e anche alcuni organi di informazione locali riportano la notizia. L’hotel e la clinica non lasciano trapelare alcuna informazione anche se sono presidiate dall’esercito per paura di ritorsioni. La Tunisia in questo momento ospita sul suo territorio indistintamente sia ribelli che sostenitori di Gheddafi per sottolineare la neutralità del paese.
Notizia di poche ore fa è un’atra defezione importante dal regime del rais M. Abdallah Mahmoud Al-Hijazi, Consigliere al Segretariato Generale
degli Affari Esteri e Vice Direttore delle Strategie Militari della Libia è in viggio verso Djerba. E’ accompagnato da
quattro funzionari.
Il Ministro del Petrolio libico Ghanem, che ha rassegnato oggi le sue dimissioni sta lasciando l’isola con destinazione Tunisi. La frontiera di Ras Jedir è rimasta chiusa questo pomeriggio a causa dei violenti scontri tra le milizie e i ribelli. In serata il traffico è ripreso per le autovetture mentre resta vietata la circolazione dei mezzi pesanti.

Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari