Abbiamo caricato questo pomeriggio il camion con gli aiuti per il Campo di Ramada. Ogni volta che scrivo la parola campo mi viene istitntivo aggiungere la parola profughi o rifugiati. Da un paio di giorni mi RIFIUTO di aggiungere questa parola riferendomi ai bambini, quindi la cancello. In fin dei conti non meritano di essere classificati in questi tristi gruppi che in qualche modo li mettono in una categoria che dà un senso di tristezza e che preclude loro la speranza di ritornare nel loro paese e di riprendere una vita normale. Tutti stiamo cercando di alleviare al massimo le loro sofferenze. Gli aiuti partono domani, sono aiuti "felici" e contengono anche giocattoli e caramelle. Devo ringraziare ancora una volta tutti da Tunisi a Djerba passando per Hammamet. Il campo è avvisato e aspetta i nostri scatoloni, l'autista andrà sicuramente a Ramada e si è già messo in contatto con il responsabile a destinazione. BUON VIAGGIO!
Intanto oggi ho ricevuto delle foto che non hanno bisogno di commenti. Voglio solo ricordarvi la crisi in Libia è iniziata il 20 febbraio ed ha interessato soprattutto Ras Jedir. Dhiba e Ramada esistono da 6 settimane. Non ci sono aiuti internazionali, non c'è un ospedale da campo. Oggi quando ho parlato con il mio referente a Ramada si sentivano i bambini che giocavano.
Questi non sono campi, queste sono grandi famiglie.
Questi non sono i rifugiati, questi sono i nostri bambini!
Grazie a tutti e spero di avervi ancora con me in quest'avventura anche la prossima settimana.
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