Oggi parliamo di vacanze , del resto è il periodo buono per iniziare a programmare le ferie estive. Dunque vediamo un po’ l’offerta si è un po’ ristretta e le mete predilette dagli italiani, Egitto e Tunisia, sono a rischio. Le agenzie di viaggio sponsorizzano la Grecia e la Spagna. Sembrerà curioso ma non è per motivi di sicurezza che la Tunisia non viene venduta ma per uno sporco gioco del Governo Italiano. Passato il primo mese di assestammento, viene nominato un governo provvisorio, si programmano le elezioni politiche, si arrestano i “loschi personaggi” del vecchio regime. La sola cosa che ancora non si riesce a rilanciare è l’economia. Gli investitori stranieri riprendono i contatti con i nuovi rappresentanti delle vecchie aziende e lentamente la macchina si rimette in movimento. All’appello manca ancora il turismo. Si fanno campagne pubblicitrie, gli alberghi prima chiudono per mancanza di fondi poi, a poco a poco riaprono e si ricomincia a lavorare. Il mercato francese e belga registra un ottimo traffico, degli italiani nemmeno l’ombra. Sarà per motivi di sicurezza... La BBC passa servizi che confermano la totale tranquillità del paese e consigliano in particolare l’isola di Djerba. Look Voyage registra il tutto esaurito, vende voli dal Belgio a 38 euro, la gente va in escursione, visita i mercati, si gode il caldo sole primaverile dell’isola. Degli italiani nemmeno l’ombra... sarà per motivi di sicurezza... Arrivano i rifugiati dalla Libia, l’aeroporto di Djerba opera voli non stop gestendo i rimpatri e i charter dei turisti che arrivano dall’Europa, la società che gestisce l’aeroporto dedica una parte della struttura al meccanismo dei voli umanitari con tanto di volontari, mezza luna araba ed esercito e ai turisti viene riservata la “parte bella” dove tutto è perfetto e quei “poveretti” nemmeno non li vedono. Francesi, tedeschi e belgi passeggiano in città e ci chiedono notizie dei rifugiati, vogliono sapere dove sono e come possono aiutare, tutto nella massima serenità e tranquillità. Sorge dobbligo una domanda gli italiani dove sono? La risposta arriva dal Ministro Brambilla, chiara ed espicita, l’Italia non promuoverà la Tunisia fino a quando il Governo di Tunisi non bloccherà i viaggi dei clandestini. I corrispondenti delle agenzie italiane sono in grosse difficoltà, gli hotel che sono “Club italiani” mettono alla porta i loro dipendenti. Dalla porta alla barca. Sembra quasi che si voglia mandare clandestini in Italia ma non si capisce che se l’economia non decolla il flusso aumenterà. Ma il Governo Italiano usa il ricatto per rispolvere i problemi e taglia uno dei settori principali dell’economia. Non parliamo solo degli alberghi ma di tutto l’indotto: lavora la guida, lavora l’autista, lavorano le fabbriche di genere alimentari, lavorano i CLANDESTINI che già di per se sono emigranti nel loro paese. Arrivano dal deserto, da zone disagiate e trovano impiego nelle strutture turistiche. Molto spesso sono ragazzi giovani che hanno studiato, che conoscono le lingue ma che non possono lavorare perchè non vogliamo farli lavorare. Allora partono perchè non sanno come sfamera le loro famiglie e cercano un sistema alternativo, il ricongiungimento familiare o l’avventura europea. Questo fine settimana sono arrivati a Djerba 13.000 turisti (tedeschi, francesi e belgi) per la gioia di tutti, saranno trattati come principi, trascorreranno vacanze indimenticabili e rientreranno abbronzati nei loro paesi d’origine. Agli italiani ci ha pensato il Ministro Brambilla. Un timido volo è operativo da questa settimana da Milano con 20 clienti, ma le vendite riprenderanno solo dal 23 maggio, molti operatori non hanno nemmeno pubblicato questa destinazione.
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