Provo una forte preoccupazione per la drammatica situazione umanitaria in Libia. In particolare, sono allarmanti i resoconti di uomini, donne e bambini dell'Africa sub-sahariana costretti dal regime di Gheddafi ad abbandonare il Paese.
Allo stesso modo, il salvataggio ad opera della Guardia Costiera italiana di 500 rifugiati da una nave che stava affondando al largo di Lampedusa la scorsa domenica – per il quale vorrei esprimere la mia ammirazione alle autorità italiane - richiama ancora una volta la necessità di un'azione urgente.
L'Unione europea deve mostrare solidarietà nei confronti degli Stati membri più esposti all'emergenza, come pure nei confronti dei Paesi Nordafricani che sopportano il peso maggiore del conflitto libico. Non possiamo dimenticare che Tunisia ed Egitto hanno accolto la maggior parte delle 650.000 persone fuggite negli ultimi mesi dalla violenza in Libia.
L'Unione europea ha bisogno di un'azione congiunta che faciliti il ricollocamento e la sistemazione delle persone che necessitano di protezione internazionale dal Nord Africa; a tal proposito accolgo favorevolmente l'impegno di alcuni Stati membri di offrire riparo ad alcuni rifugiati provenienti da quella regione. L'Unione è pronta ad offrire il suo supporto, anche dal punto di vista economico.
La Commissione sta organizzando una conferenza ministeriale per giovedì 12 maggio, con la partecipazione dei ministri degli interni degli Stati membri, dell'UNHCR (agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati), dell'EASO (ufficio europeo di sostegno all'asilo) e dello OIM (organizzazione internazionale per le migrazioni). La conferenza si occuperà nello specifico di ricollocamento e sistemazione, discuterà e rivedrà gli impegni degli Stati membri."
Allo stesso modo, il salvataggio ad opera della Guardia Costiera italiana di 500 rifugiati da una nave che stava affondando al largo di Lampedusa la scorsa domenica – per il quale vorrei esprimere la mia ammirazione alle autorità italiane - richiama ancora una volta la necessità di un'azione urgente.
L'Unione europea deve mostrare solidarietà nei confronti degli Stati membri più esposti all'emergenza, come pure nei confronti dei Paesi Nordafricani che sopportano il peso maggiore del conflitto libico. Non possiamo dimenticare che Tunisia ed Egitto hanno accolto la maggior parte delle 650.000 persone fuggite negli ultimi mesi dalla violenza in Libia.
L'Unione europea ha bisogno di un'azione congiunta che faciliti il ricollocamento e la sistemazione delle persone che necessitano di protezione internazionale dal Nord Africa; a tal proposito accolgo favorevolmente l'impegno di alcuni Stati membri di offrire riparo ad alcuni rifugiati provenienti da quella regione. L'Unione è pronta ad offrire il suo supporto, anche dal punto di vista economico.
La Commissione sta organizzando una conferenza ministeriale per giovedì 12 maggio, con la partecipazione dei ministri degli interni degli Stati membri, dell'UNHCR (agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati), dell'EASO (ufficio europeo di sostegno all'asilo) e dello OIM (organizzazione internazionale per le migrazioni). La conferenza si occuperà nello specifico di ricollocamento e sistemazione, discuterà e rivedrà gli impegni degli Stati membri."
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