mercoledì 15 giugno 2011

I giochi di Gheddafi



La guerra in Libia continua inesorabile, senza offrire una qualsiasi speranza che il conflitto si plachi. Lotte senza scrupoli sempre più cruente, crimini di guerra di cui tutti sono autori senza distinzione: forze di Gheddafi, ribelli e NATO. Una popolazione spaventata che continua a fuggire una volta dal sud sono i ribelli attraverso la frontiera di Dhiba, una volta piu’ a nord attraverso Ras Jedir in gran parte gli abitanti della regione di Tripoli. Tutti in Tunisia, se fossero turisti sarebbe la stagione più florida mai vista. Si dà per scontato che il Rais sia ancora vivo e che continui a tenere saldamente le redini dello stato. Ma se è legittimo il beneficio del dubbio bisognerebbe prendere in considerazione le atre possibilità.

Gheddafi ha diffuso un messaggio audio il giorno del suo compleanno. La stessa sera ha incontrato i capi delle tribù. Non siamo del tutto sicuri che le riprese siano autentiche, o meglio quell’incontro sembra sia avvenuto molto prima. La tv nella sale trasmette le immagini della festa a Tripoli come reazione al messaggio audio, del resto bisogna dare un segno di autenticità o meglio una collocazione temporale. Occhiali scuri, abito tradizionale, poche parole.

Due giorni fa, una partita a scacchi con il Presidente della FIDE Kirsan Ilyumzhinov, volato qui da Mosca. Stessi vestiti, stessi occhiali scuri, stessa TV sullo sfondo, con data ben in evidenza e ripresa più volte. Certo che Gheddafi sembra ringiovanito o forse vivendo al riparo dal sole dell’estate il suo aspetto è migliorato. A molti è sfuggito che il giorno si è tenuto un incontro con il il Ministro degli affari esteri della Libia Abdelati al-Obeidi, appena tornato dalla Cina sempre con il Presidente FIDE. Nel commento inserito dal cameramen al video si parla dell’incontro avuto con Muammar Gheddafi la domenica e specifica “figlio di Mohammed, che dirige il Comitato Olimpico Nazionale della Libia”. Il pezzo è firmato da Nicholas Sologubovsky, che sarà un giornalista russo o forse è lo stesso Nicolas Sologubovsky cameramen e scenarista del film “Anastasia” titolo originale “Bizerte dernière escale“, del regista Victor Lisakovitch che ha vinto il premio “Nika 2009”, nella categoria “Documentari” assegnato a Mosca al Teatro dell’Operetta nel corso dei festeggiamenti del XXII Festival Nika. E se fosse tutto una messa in scena, specchietti per le allodole per rassicurare la gente. Un regista russo, un incontro con un “autorevole” russo. Perchè nessuno ha pesato di intervistare il Kirsan Ilyumzhinov dopo l’incontro per avere un’impressione o un commento.

Forse bisognerebbe rifletterci un attimo. La gente legata al regime crede fermamente nel suo leader carismatico e probabilmente la lotta si trasformerebbe in guerra civile se Gheddafi, padre, morisse. La popolazione reagisce con calore ogni volta che appare o si hanno sue notizie perchè ha bisogno di una guida. Chi è dietro tutto questo, realtà o pura finzione, lo sà molto bene e conduce con maestria questo gioco psicologico. Tante cose in questa strana guerra non seguono più un filo logico e diventa quasi impossibile distinguere realtà e finzione. Meglio tenerlo in vita, vero o falso che sia, la guerra continua e magari c’è un altro Gheddafi, figlio, che ha già preso il potere.

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