Nuovi bombardamenti al confine della Tunisia, ancora ordigni caduti nel territorio tunisino questa mattina (circa 30). La regione libica di Nalut è stata interessata da violentissimi scontri in cui si contano diverse vittime. Ora si combatte a 500 metri dal confine. Alcuni abitanti della città di Dhiba hanno abbandonato la regione. Parallelamente si registra un aumento degli arrivi di rifugiati e di feriti. Negli ospedali della regione, in particolare in quello di Tataouine scarseggiano medicinali e personale. La struttura che puo’ ospitare 220 malati ha raggiunto i 350 e la richiesta di posti letto aumenta. Si cerca aiuto agli ospedali di Sfax, Zareis e Djerba e gli stessi medici delle diverse strutture fanno collette per acquistare medicinali nelle farmacie. Una situazione pesante, un paese dimenticato dalle istituzioni internazionali, una tragedia umanitaria verso la quale l’Italia è cieca. Non arrivano aiuti e non si parla di quello che sta succedendo in Tunisia. In tutti gli angoli del paese troviamo rifugiati. Continua la corsa della solidarietà della gente, tutti nel nostro piccolo cercano di offrire un rifugio decoroso a questa gente. Non ci sono discriminazioni da parte del tunisini verso il popolo libico, anche negli ospedali i malati delle due fazioni si trovano insieme, così come nelle città. Ci si chiede quale sviluppo possa ancora avere questa situazione.
Ultime notizie dalla Tunisia:
- 15:30 manifestazione a Tunisi repressa dalla polizia, nuovi scontri.
- Arriva al porto di Zarzis nave proveniente dalla Siria con 432 macchine 4x4 con destinazione Libia. Le autovetture ordinate da un “ricco uomo d’affari” hanno destinazione Tripoli. Per il momento sono state fermate al deposito doganale.
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