I principali Paesi emergenti - Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica - riuniti nel sud della Cina, si sono dichiarati contrari all'intervento armato per risolvere la crisi in Libia e hanno criticato i bombardamenti della Nato
PECHINO - Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica sono contrari all'"uso della forza" per risolvere la crisi libica. I principali Paesi emergenti hanno criticato con decisione i bombardamenti della Nato. In una bozza della dichiarazione che concluderà il vertice, i cinque del cosiddetto Brics hanno aggiunto di essere "seriamente preoccupati" per i recenti avvenimenti nel Medio Oriente e nel nord Africa, dove si sono sviluppati movimenti popolari contro i locali regimi autoritari. Russia e Cina si sono astenute nel voto del Consiglio di sicurezza dell'Onu che ha autorizzato l'intervento militare contro le forze del colonnello libico Muammar Gheddafi. Il Sudafrica ha votato a favore ma domenica scorsa, nel corso di una visita a Tripoli, il presidente Jacob Zuma ha chiesto la fine dei raid aerei.
I cinque, secondo la bozza circolata a Sanya, la località del sud della Cina nella quale si tiene il vertice, "condividono i principio secondo il quale l'uso della forza deve essere evitato" per risolvere la crisi in corso. Oltre a Zuma e l' ospite cinese Hi Jintao, partecipano al summit la brasiliana Dilma Roussef, l'indiano Manmohan Singh e il russo Dimitri Medvedev. Oltre alla crisi in Libia, i cinque si occuperanno della riforma del sistema monetario internazionale, degli squilibri commerciali e di altri problemi economici di interesse comune.
La Repubblica - 14 aprile 2011
PECHINO - Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica sono contrari all'"uso della forza" per risolvere la crisi libica. I principali Paesi emergenti hanno criticato con decisione i bombardamenti della Nato. In una bozza della dichiarazione che concluderà il vertice, i cinque del cosiddetto Brics hanno aggiunto di essere "seriamente preoccupati" per i recenti avvenimenti nel Medio Oriente e nel nord Africa, dove si sono sviluppati movimenti popolari contro i locali regimi autoritari. Russia e Cina si sono astenute nel voto del Consiglio di sicurezza dell'Onu che ha autorizzato l'intervento militare contro le forze del colonnello libico Muammar Gheddafi. Il Sudafrica ha votato a favore ma domenica scorsa, nel corso di una visita a Tripoli, il presidente Jacob Zuma ha chiesto la fine dei raid aerei.
I cinque, secondo la bozza circolata a Sanya, la località del sud della Cina nella quale si tiene il vertice, "condividono i principio secondo il quale l'uso della forza deve essere evitato" per risolvere la crisi in corso. Oltre a Zuma e l' ospite cinese Hi Jintao, partecipano al summit la brasiliana Dilma Roussef, l'indiano Manmohan Singh e il russo Dimitri Medvedev. Oltre alla crisi in Libia, i cinque si occuperanno della riforma del sistema monetario internazionale, degli squilibri commerciali e di altri problemi economici di interesse comune.
La Repubblica - 14 aprile 2011
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