martedì 26 aprile 2011

Libia: una guerra assurda, e se Gheddafi fosse una vittima?




Molta gente passa per Djerba in questi giorni e sono incredibili le contraddizioni che si vengono a creare. Noi guardiamo i telegiornali italiani e sembra di essere in un videogioco dove i soldatini di Gheddafi avanzano o retrocedono a seconda di come si butta il dado. Qui a Djerba si subisce di rimpallo la situazione della Libia. Profughi che entrano e ripartono dall’aeroporto, ministri libici che arrivano e se ne vanno, alcuni scappano a volte ritornano, convogli umanitari che si organizzano per i nuovi campi profughi di Remada e Dhiba, libici che arrivano e restano nell’isola. Houmt Souk è piena di macchine con targa bianca che circolano per strada. Gli alberghi ospitano diplomatici, dipendenti di industrie petrolifere... Le informazioni che portano questi “messaggeri” sono completamente contrarie a quelle che si sentono alla televisione, tanto che qua non abbiamo ancora capito chi siano i buoni e chi i cattivi. Gheddafi è una vittima o un aggressore? In questa piccola isola arrivano tutti senza distinzione di parte, qua sono tutti amici, affittano appartamenti e case per salvare le loro famiglie. Sono i libici fortunati , quelli benestanti che non si fermano nei campi profughi ma che possono continuare la loro vita normalmente. Le storie che raccontano sono le più diverse, c’è chi è scappato sotto le bombe e chi la guerra non l’ha nemmeno vista. Noi non sappiamo cosa succede realmente in Libia, non lo sapevamo nemmeno prima del 19 marzo. Le risposte alle nostre domande a volte sono sconcertanti e alimentano grossi dubbi. Una chiaccerata con degli alti funzionari pro-Gheddafi di qualche giorno fa ha frantumato ogni briciola di possibile giustificazione dell’intervento delle forze alleate.
Chi sono i ribelli?
I ribelli sono una piccola minoranza della popolazione libica che contestava le idee di Gheddafi. Sono stati armati dall’ONU per creare confusione. La maggior parte dei libici è con Gheddafi, è pronta a morire per lui. Ci sono in tutto il mondo. Non potete nemmeno immaginare cosa sono disposti a fare.
Ma Gheddafi sta perdendo?
Gheddafi non ha nemmeno iniziato a combattere.
Ma la gente scappa...
perchè non sono in regola.
Ma c’è la guerra, mancano i viveri...
noi viviamo al Ritz di Tripoli insieme a tantissimi giornalisti europei e dal buffet non sappiamo cosa scegliere, non siamo ancora riusciti ad assaggiare tutto.

Insieme ai libici c’erano anche due belgi, che hanno confermato la storia.
Dove sta la verità? Gheddafi è un pazzo assassino o, a modo suo una vittima? L’informazione che passano i media è corretta o strumentalizzata? La rivoluzione libica, dopo quella della Tunisia e quella dell’Egitto, rientra in un disegno più ampio gestito da qualcuno? Dove si vuole arrivare e a quale scopo? Ogni mossa appartiene ad un gioco più grande, ma chi sta giocando?

Noi stiamo ad osservare e, nel frattempo prepariamo, gli scatoloni per quei poveri bambini ai quali le bombe di “non si sa chi” hanno portato via i genitori e che ora sono in balia della generosità del popolo tunisino a Remada e Dhiba.

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