19 APR 2011
(AGI) - Roma, 19 apr. - Dopo una breve tregua sono ripresi massicciamente gli sbarchi sull'isola di Lampedusa. Un barcone con a bordo 760 profughi e' arrivato nel primo pomeriggio dalla Libia. Tra di essi ci sono 62 donne e 17 minori ed una decina sono stati trasferiti con ambulanze nel poliambulatorio dell'isola.
Secondo un primo esame dei medici, i profughi non sono in gravi condizioni. Non presentano sintomi di assideramento, ma astenia e disidratazione dovute alle durissime condizioni a bordo, in una calca soffocante e alla lunga navigazione. E' previsto che tutti i migranti vengano trasferiti con il traghetto "Flaminia", attualmente in rada a Lampedusa. E' improbabile pero' che la partenza possa avvenire gia' oggi, perche' prima dovranno essere completate le procedure di identificazione, inevitabilmente lunghe dato l'altro numero di persone.
Il Ministro degli Esteri Franco Frattini,nel corso di un'audizione dinanzi alle Commissioni Esteri e Difesa di Senato e Camera ha detto che il sostegno al Consiglio Nazionale Libico di Bengasi garantira' all'Italia il controllo dei flussi migratori: "E' dimostrando fiducia nella transizione verso la nuova Libia che ci garantiamo un futuro di maggiore controllo migratorio: abbandonando questa posizione, dicendo 'chissa' Gheddafi puo' ancora vincere', questo si' aprirebbe le porte alle migrazioni", ha osservato il ministro.
"Fare una scelta di campo", secondo Frattini, ci permette di aver fiducia nell'impegno del capo del Comitato Nazionale Transitorio, Mustafa' Jalil, che oggi, nell'incontro alla Farnesina con il capo della diplomazia italiana, ha definito "una linea rossa" la prevenzione contro l'immigrazione clandestina. Del resto, ha aggiunto Frattini, dall'inizio della crisi sono attivati in Italia "non piu' di 3.000 profughi, rispetto ai 500mila" che, via terra, sono andati a cercare rifugio in Egitto, in Tunisia e in Algeria.
In occasione della sua audizione sul Trattato di Lisbona, al Parlamento Europeo di Bruxelles, il Ministro per lo Sviluppo Economico Giulio Tremonti, ha detto che la visione politica e l'azione dell'Unione europea nell'ambito della crisi geopolitica sono "drammaticamente insufficienti". "La politica - ha spiegato - deve essere 'politeia', comprensione dei sentimenti e della cultura dei popoli". A volte, ha proseguito, "quello che sembra lungimirante in realta' e' miope e per questo dico che l'Europa e' stata finora missing in action, anzi in 'no action', pur avendo un trattato la cui lettera e' molto ampia e che offre una base di intervento".
Sembra risolto il contrasto tra Roma e Parigi sull'accoglienza degli immigrati tunisini e anche l'Ue, sebbene "confusa" in una prima fase, sostiene le posizioni del governo italiano. Secondo il Ministro Frattini, Italia e Francia, "hanno un interesse comune, non sono in contrasto l'una con l'altra. Oggi gli immigrati passano dalla Sicilia, domani potrebbe toccare alla Corsica".Quanto all'Ue, "in queste ultime settimane -ha sottolineato Frattini- abbiamo ascoltato dichiarazioni della commissaria Malstrom e prese di posizioni di Barroso di segno completamente contrario. C'e' stata un po' di confusione nei dipartimenti dell'Ue ma i segnali di Barroso sono estremamente positivi" .
(AGI) - Roma, 19 apr. - Dopo una breve tregua sono ripresi massicciamente gli sbarchi sull'isola di Lampedusa. Un barcone con a bordo 760 profughi e' arrivato nel primo pomeriggio dalla Libia. Tra di essi ci sono 62 donne e 17 minori ed una decina sono stati trasferiti con ambulanze nel poliambulatorio dell'isola.
Secondo un primo esame dei medici, i profughi non sono in gravi condizioni. Non presentano sintomi di assideramento, ma astenia e disidratazione dovute alle durissime condizioni a bordo, in una calca soffocante e alla lunga navigazione. E' previsto che tutti i migranti vengano trasferiti con il traghetto "Flaminia", attualmente in rada a Lampedusa. E' improbabile pero' che la partenza possa avvenire gia' oggi, perche' prima dovranno essere completate le procedure di identificazione, inevitabilmente lunghe dato l'altro numero di persone.
Il Ministro degli Esteri Franco Frattini,nel corso di un'audizione dinanzi alle Commissioni Esteri e Difesa di Senato e Camera ha detto che il sostegno al Consiglio Nazionale Libico di Bengasi garantira' all'Italia il controllo dei flussi migratori: "E' dimostrando fiducia nella transizione verso la nuova Libia che ci garantiamo un futuro di maggiore controllo migratorio: abbandonando questa posizione, dicendo 'chissa' Gheddafi puo' ancora vincere', questo si' aprirebbe le porte alle migrazioni", ha osservato il ministro.
"Fare una scelta di campo", secondo Frattini, ci permette di aver fiducia nell'impegno del capo del Comitato Nazionale Transitorio, Mustafa' Jalil, che oggi, nell'incontro alla Farnesina con il capo della diplomazia italiana, ha definito "una linea rossa" la prevenzione contro l'immigrazione clandestina. Del resto, ha aggiunto Frattini, dall'inizio della crisi sono attivati in Italia "non piu' di 3.000 profughi, rispetto ai 500mila" che, via terra, sono andati a cercare rifugio in Egitto, in Tunisia e in Algeria.
In occasione della sua audizione sul Trattato di Lisbona, al Parlamento Europeo di Bruxelles, il Ministro per lo Sviluppo Economico Giulio Tremonti, ha detto che la visione politica e l'azione dell'Unione europea nell'ambito della crisi geopolitica sono "drammaticamente insufficienti". "La politica - ha spiegato - deve essere 'politeia', comprensione dei sentimenti e della cultura dei popoli". A volte, ha proseguito, "quello che sembra lungimirante in realta' e' miope e per questo dico che l'Europa e' stata finora missing in action, anzi in 'no action', pur avendo un trattato la cui lettera e' molto ampia e che offre una base di intervento".
Sembra risolto il contrasto tra Roma e Parigi sull'accoglienza degli immigrati tunisini e anche l'Ue, sebbene "confusa" in una prima fase, sostiene le posizioni del governo italiano. Secondo il Ministro Frattini, Italia e Francia, "hanno un interesse comune, non sono in contrasto l'una con l'altra. Oggi gli immigrati passano dalla Sicilia, domani potrebbe toccare alla Corsica".Quanto all'Ue, "in queste ultime settimane -ha sottolineato Frattini- abbiamo ascoltato dichiarazioni della commissaria Malstrom e prese di posizioni di Barroso di segno completamente contrario. C'e' stata un po' di confusione nei dipartimenti dell'Ue ma i segnali di Barroso sono estremamente positivi" .
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