domenica 4 settembre 2011

Quei rossobruni che difendono Gheddafi | mazzetta


Ho raccolto la discussione sull'articolo di Mazzetta per avere tutte le opinioni insieme:




    • Mario Colella Beh, non è che tutti quelli che si oppongono alla guerra in Libia sono nazisti, antisemiti e, comunque, ossessionati dal sionismo e dal signoraggio...
      16 ore fa · 

    • Mario Colella Io, per esempio, sono un estimatore di Israele, ma continuo a pensare che quella libica sia un'aggressione.
      16 ore fa · 

    • Gino Pino si parla di gente che fa carte false a favore di Gheddafi, non di gente semplicemente contraria all'intervento, tra i quali c'è anche l'autore del pezzo ;)
      15 ore fa · 

    • Mario Colella Certo, si capiva già dal tuo pezzo, ma ho voluto sottolinearlo :-)
      15 ore fa · 

    • El Manuel 
      Mbeh?che vuol dire?anche io a tratti sono rossobruno, ma qui gli israeliani non centrano niente. Sui gruppi di pressione economica e finanziaria...Jibril ministro per la liberalizzazione?il partenariato Euromediterraneo e l'aumento di finan...Visualizza altro

      14 ore fa · 

    • El Manuel 
      ‎"A questa gente non interessano i popoli e loro sofferenze"...ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Na scusatemi, ai governanti europei e ai governanti tutti interessano?a gente...Visualizza altro

      14 ore fa · 

    • El Manuel Allora facciamo tutti le guerre "umanitarie", scateniamo un'infinita guerra globale per liberare i "poveretti" , gli "oppressi", e così sosteniamo l'occidentalismo imperialista perbenista e buonista e i suoi REALI SCOPI, petroliferi o finanziari essi siano!!!!!!!!!!!!!!!!Che gente...
      14 ore fa · 

    • Gino Pino Manuel, nessuno qui crede ai nobili scopi degli interventi militari, si parla semplicemente di quelli che per criticare i poco nobili scopi santificano gente ugualmente schifosa
      14 ore fa · 

    • El Manuel 
      Gente ugualmente schifosa...ma se guardassimo a quello, tutti i governanti sono schifosi, è nella loro natura. Perchè, secondo te un Saddam Hussein faceva cose tanto diverse da un Clinton o un Bush o un Berlusconi?no, tant'è che questi quat...Visualizza altro

      14 ore fa · 

    • El Manuel Io non dipingo la libia come paradiso socialista, ma c'è qualcosa che non mi quadra comunque. Per questo sono "marcio"?:)
      14 ore fa · 

    • El Manuel Gino, sei te mazzetta per caso?
      14 ore fa · 

    • El Manuel Comunque, personalmente non esalto nessuno. Gheddafi è andato, punto. Temo che quello che verrà fuori sarà un suo clone, ma gheddafi è andato punto. E Saddam, è stato scemo a non andarsene, ma è stato trattato come un cane. E per me, i capi di stato, QUALSIASI ESSI SIANO, vanno trattati con rispetto, non come cani. Punto:)
      14 ore fa · 

    • Gino Pino 
      certo che sono mazzetta, la domanda da farsi è proprio perché questi non se ne vadano prima di far quella fine e la risposta spiega molto. Gheddafi con l'Occidente ci stava benissimo e viceversa, secondo me lo hanno sacrificato per farsi be...Visualizza altro

      www.nytimes.com
      Documents at an abandoned office in Tripoli show Libya’s cooperation with the C....Visualizza altro

      14 ore fa ·  · 

    • Marta Vuch 
      se questo sono riusciti a trovare fino ad ora vuol dire che dietro c'è ancora molto altro. Penso che sut tutti i pasi den bacino del Mediterraneo ci sia un progetto "neo colonialista"? Il mondo non si muove in maniera indipendente e le "pri...Visualizza altro

      14 ore fa ·  ·  1 persona

    • Luisa Longhi sono con Marta, detesto Geddafi ma lo voglio vivo e parlante.
      13 ore fa ·  ·  1 persona

      Jerbanews Luisa Longhi sono con Marta, detesto Geddafi ma lo voglio vivo e parlante
      14 ore fa ·  ·  1 persona

    • Marta Vuch ho trasferito tutti i vostri commenti suhttps://www.facebook.com/pages/Jerbanews/140782145992063
      per una ragione di "ordine personale". Le discussioni devono essere costruttive e non spezzettate su mille bacheche... Mr FB è un po' frammentario.



      Jerbanews est un blog sur le web donnant des informations sur plusieurs sujets. ...Visualizza altro
      Pagina: A 72 persone piace questo elemento.

      13 ore fa ·  ·  1 persona · 

    • Gino Pino 
      secondo me dire che le primavere arabe non sono spontanee è razzista e stupido, sia detto senza voler offendere nessuno di quelli che partecipano a questa discussione. razzista perché muove dal presupposto di una superiorità occidentale chenon esiste e che la pone su un piano quasi divino, mentre pone gli arabi nel ruolo di stupidi fantocci manipolabili all'ingrosso. Stupido perché negando la spontaneità di qualsiasi rivoluzione sia avvenuta dopo l'89, come puntualmente è accaduto, si nega la possibilità stessa che esistano le rivoluzioni. si potrà dire che qualcuno cavalaca o prova a cavalcare una rivoluzione, ma nn che questa non esista. Le rivoluzioni non ci costruiscono dal nulla, si possono organizzare golpe, ma non le rivoluzioni e non in in un gran numero di paesi contemporaneamente. Lo dice la storia, lo dice la sociologia e lo dice la cronaca. L'occidente stava benissimo con i dittatori, che danno stabilità e comprano armi, adesso cerca di recuperare immagine e controllo sui paesi in rivolta. Pensare all'esistenza di una spectre onnipotente è una stupidata e mi ritrovo sempre a fare gli stessi discorsi su questo punto e allora copincollo:

      13 ore fa · 

    • Gino Pino 
      nelle decine di commenti raccolti tra qui e il post sui rossobruni quanti ce ne sono che vanno oltre il rutto o il copincolla di qualcosa buttato lì con l'aria di aver scoperto il Graal, l'arma-di-fine-di-mondo che dovrebbe far "vincere" la discussione?

      sembrano tutti piccoli Fontana, ma le discussioni non sono una cosa da vincere, sono un confronto dal quale in teoria tutti dovrebbero uscirne arricchiti, e invece si ripetono le stesse dinamiche dei bordelli televisivi e non è che sia perché in rete si può far l'idiota senza pagar dazio perché tanto non si è identificabili e al guerriero da tastiera non capiterà mai di essere riconosciuto per strada e deriso per le cazzate che ha sparato

      è proprio perché oltre non ci si arriva e questo è un problema per tutti, non solo per l'occasionale ragazzino o il nostalgico dei bei tempi che furono, è un problema globale, per il paese come per il mondo

      io in questi commenti ho letto soprattutto ignoranza e livore, la pretesa suprematista e ignorante di rappresentare le aspirazioni di un popolo e le realtà di una guerra in due parole, di giungere alla "vittoria" della discussione invece che ad approfondire i fatti e ad analizzare fenomeni che non sono mai riducibili allo schema elementare dei buoni vs i cattivi

      sembra che interessi solo la corsa a mettere l'etichetta del cattivo su qualcuno o su qualche gruppo e poi a festeggiare la propria iscrizione nel campo dei buoni con gli amichetti, ma al mondo non ci sono buoni e cattivi, ci sono interessi, torti e ragioni spesso inestricabili, aspirazioni individuali e progetti collettivi che producono conflitti complessi che non possono essere ridotti alle rappresentazioni ffor dummies che girano in queste ore

      sull'intervento in Libia persino la destra americana è spaccata e divisa tra chi è contento perché si spara e chi è triste perché a sparare è Obama usurpando in qualche modo il ruolo della destra, anche l'Europa è divisa per linee che non hanno nulla a che fare con le ideologie tradizionali, mentre in Libia c'è un popolo che esce da una dittatura quarantennale che probabilmente non riesce a capire che succeda e quindi risolve facendo semplicemente la conta di chi ha aiutato la rivoluzione e chi no

      qui da noi va peggio che altrove, la Libia continua ad essere la nostra eredità coloniale, il governo continua a comportarsi come se fosse cosa nostra e gli italiani continuano a parlare dei libici come se fossero i selvaggi, burattini incapaci d'iniziativa e di pensieri propri, deficienti che si svegliano oggi perché sollecitati da qualche astuto piano di qualche servizio segreto

      sparisce il quadro d'insieme, spariscono le rivoluzioni arabe, cancellate, come se non esistessero, i libici non si sono sollevati perché stanchi di una dittatura e galvanizzati dalle altre rivoluzioni arabe, ma perché sono pupazzi i fili dei quali sono tirati dall'impero, non-persone, ma avatar comandati da lontano come in un videogame

      eppure la storia insegna che tutti i tentativi si provocare vittoriosi sollevamenti popolari da parte di potenze esogene sono sempre falliti nel nulla
      ci sono stati decine di golpe in questo e nel secolo scorso, con élite eterodirette che prendevano il potere grazie alla forza dei militari, ma nessun tentativo di sollevare le masse residenti dall'esterno è mai riuscito

      anche gli iraniani si sono sollevati quando è parso a loro e nemmeno volevano la rivoluzione, si trattava di una rivolta interna al sistema che ha colto di sorpresa persino quelli che da anni cercano di fomentare l'opposizione al regime, una rivolta che però non ha messo in discussione il regime e alla repubblica islamica, ma che mirava a modificare i rapporti di forza al suo interno e non a rigettare un sistema che l'Occidente vorrebbe vedere distrutto

      cosa muove i popoli è imprevedibile, non può essere pianificato, si può pianificare un golpe militare, ma non si può pianificare una rivoluzione di popolo perché questa si fonda su presupposti volatili e del tutto differenti, indomabili e insondabili per quanto ci si provi e ci abbiano provato in molti nella storia, non esiste una ricetta per scatenare una rivoluzione e anche le "rivoluzioni colorate" sono scoppiate quando la storia si è incaricata di crearne le condizioni sociali e politiche e la prova del nove è rappresentata dal fatto che in decenni di guerra fredda le poche rivolte all'interno dei due blocchi sono fallite nonostante il sostegno di questa o quella potenza e quelle che hanno avuto più successo sono quelle che sono scoppiate all'improvviso, prendendo alla sprovvista anche chi in teoria ne avrebbe dovuto trarre vantaggio

      così per le primavere arabe, storicamente inevitabili e anche in ritardo a causa dello scoppio della war on terror che per qualche tempo ha compattato le opinioni pubbliche attorno agli uomini forti in chiave d'opposizione al radicalismo islamico, che come tutti i fanatismi ha dimensioni di nicchia amplificate solo dal ricorso alla violenza più assurda o, per altro verso, dalla propaganda di che usa la costruzione del nemico come strumento di controllo e di dominio

      il sollevamento popolare nei paesi arabi è così caduto tra capo e collo di un Occidente da tempo abituato a uno schema che sembrava immutabile, dimentico del fatto che nella storia nulla è immutabile, e ad opinioni pubbliche non più abituate a leggere la politica al di fuori di schemi che prevedono il confronto tra blocchi monolitici e contrapposti.

      opinioni pubbliche per le quali le differenze nazionali non esistono e ancora meno esistono le infinite sfumature politiche e sociali che si ritrovano in tutti i paesi. opinioni pubbliche che si riempiono la bocca della parola libertà e che santificano la rivoluzione francese, salvo cominciare subito dopo con i distinguo, per i quali la libertà diventa una parola vuota, identificando al più la libertà con uno slogan privo di senso >>>>

      13 ore fa · 

    • Gino Pino 
      dopo la caduta del muro alcune autocrazie dello spazio ex-sovietico sono caduta, lo stesso è accaduto nel cortile di casa degli USA nell'America Latina, ma ci hanno fatto caso in pochi e nessuno si è posto in Occidente il problema della liberazione dei tanti popoli che ancora restavano sotto il giogo delle dittature, l'esportazione della democrazia è stata eletta a pretesto, all'ennesimo strumento di dominio e propaganda, l'Occidente libertario non ha avuto alcun problema a baciare la mano a Gheddafi o a leccare i piedi dei Saud, e continua a non averne, così come non ha interessi a cambiare status quo con i quali convive benissimo e che procurano grandi vantaggi e soprattutto il controllo su vaste aree del pianeta grazie alla collusione e al sostegno di élite rapaci quanto sanguinarie

      il tristo Sarkozy non aveva fino a ieri alcun problema a vendere centrali nucleari a Gheddafi, al quale tutti perdonavano molto, persino un programma nucleare che è il gemello di quello iraniano, che non ha mai generato allarme, nonostante la Libia sia a un volo d'uccello e un'atomica libica in teoria potrebbe raggiungere Roma in un'oretta

      qualcuno ha sentito parlare della minaccia atomica libica? qualcuno ha sentito parlare di proteggersi da un pericoloso Gheddafi prima che scoppiassero le rivolte? qualcuno ha visto traccia di propaganda occidentale simile a quella che da anni martella contro l'Iran, che pure è a migliaia di chilometri di distanza dall'Europa, non ha mai attaccato nessuno e neppure manifestato velleità di conquista?

      niente di tutto questo, così come nessuno ha discusso dell'imperialismo francese in Africa o chiesto a Sarkozy e ai francesi della rivoluzione come mai continuino a sostenere dittatori che non hanno nulla da invidiare a Gheddafi nelle ex-colonie anche ora che la minaccia "comunista" è evaporata da più di vent'anni, alla faccia della liberté

      si prende quello che viene, giorno per giorno, si prende parte come alla partita della domenica e si fa il gioco dei buoni contro i cattivi, poi quando la crisi gira l'angolo ed esce dai palinsesti si dimentica e si passa ad altro, in un gioco stupido che spesso insieme alla complessità porta ad ignorare crisi enormi, come quella della Somalia o in genere come quelle che piagano l'Africa

      già, l'Africa degli stupidi negri da civilizzare, l'Africa stuprata dalle dittature non meno del Medioriente, l'Africa depredata delle sue risorse non esiste proprio, è rimossa completamente dal discorso pubblico, tanto che nessuno o quasi ha mai avuto notizia nemmeno di quella che è passata alla storia come la Prima Guerra Mondiale Africana, che ha avuto il suo baricentro in Congo negli anni '90, mentre l'Europa fremeva per l'ex-Jugoslavia

      10 milioni di morti che ci sono passati attraverso, non 10.000, non 100.000 e nemmeno il milione dell'Iraq, ma 10.000.000 di morti nell'assoluta indifferenza, abbiamo notato appena la carneficina in Ruanda, scoppiata a margine di un conflitto che ha coinvolto una decina di paesi e i loro referenti coloniali e fazioni mercenarie armate in proprio da grosse corporation

      per questo e non solo per questo il dibattito odierno sulla Libia . per questo e non solo per questo il dibattito odierno sulla Libia è desolante per la sua superficialità e per il livello elementare delle discussioni in capo, per questo la rivoluzione libica non è solo un sanguinoso confronto per il quale solo il tempo dirà chi ne esce vincitore e chi saranno gli sconfitti.

      La guerra in Libia è sopratutto la cartina tornasole della decadenza morale e intellettuale dell'Occidente, della sua classe dirigente come delle sue opinioni pubbliche e non è solo colpa del neoliberismo e della spietata guerra all'intelligenza condotta ormai da anni dalle Gelmini di mezzo pianeta o dell'incultura sparsa a piene mani dal modello televisivo, è anche responsabilità individuale

      la mancanza di quel desiderio d'emancipazione dall'ignoranza che ha caratterizzato alcune delle generazioni che ci hanno preceduto, la mancanza di dedizione nell'apprendimento, di curiosità, di apertura mentale non possono essere solamente il risultato d'induzione dall'esterno, chiamano in causa l'educazione nelle famiglie ma anche e soprattutto la responsabilità individuale di ciascuno di noi, se non ci interessa migliorarci ed evolvere è perfettamente inutile atteggiarci a ribelli o invocare rivolgimenti politici e culturali che ci vedrebbero come comparse, incapaci d'aggiungere valore e riempire di senso cambiamenti che diversamente non saranno altro che maldestre riverniciature di società incapaci di darsi un senso collettivo

      un altro mondo è possibile solo con altre persone, con persone diverse, maggiormente consapevoli e disponibili a farsi società per perseguire un mondo diverso e migliore, non ce ne facciamo niente di sostituire un sistema dal baricentro euro-americano con uno euroasiatico o salcazzo, figurarsi poi se l'auspicato cambiamento si fonda sulle premesse deliranti di cristianucci turbati o d'ignoranti da corsa che dalle loro stanzette sognano imperi alternativi a guardia di società neo-medioevali o che pur di assistere all'umiliazione di quello che individuano il nemico sarebbero disposti ad applaudire qualsiasi massacro

      c'è bisogno di crescere, tutti e tutti insieme, altrimenti è inutile strillare scomposti facendo il tifo per questo o per quello, non è cioccolata quella cosa marrone che si vede oltre il mare di merda, è solo altra merda

      13 ore fa · 

    • Gino Pino scusate il pippone, ma non è davvero possibile ridurre questioni tanto complesse a due baggianate
      13 ore fa · 

    • Marta Vuch 
      spero per me in prima persona che tu abbia ragione. Sicuramente saprai molto piu' di me sull'ordine mondiale ma so che cosa vedo fuori dalla porta di casa mia. Vedo come si è evoluta questa società negli ultimi 10 anni e come fosse difficil...Visualizza altro

      13 ore fa · 

    • Gino Pino le dittature offrono sempre ordine e questo piace a molti, in genere a chi non è chiamato a pagare il prezzo dalle dittature o a chi non si rende conto del prezzo che paga. Anche nella Germania nazista e nell'Italia fascista, come nell'Unione Sovietica c'erano ordine, stabilità e sicurezza, no?
      13 ore fa · 

    • Marta Vuch 
      Certo la dittatura dà sicurezza e per arrivare ad una concreta democrazia ci vuole molto tempo. Quello che riscontro è l'insicurezza della gente, dei politici. Un popolo che da solo è riuscito a cacciare un dittatore marcia a grandi passi verso un obiettivo con energia e molta voglia di fare meglio di quello che c'era prima. Qui invece si brancola nel buio. E' possibile "vincre" una rivoluzione per ritrovarsi in uno stato di caos generale dove con difficoltà si riuscirà a mantenere le elezioni per la costituente a ottobre?

      12 ore fa · 

    • Gino Pino certo, le rivoluzioni di successo nella storia sono pochine
      12 ore fa · 

    • Gino Pino come diceva Gramsci: "studiate, abbiamo bisogno di tutta la vostra intelligenza" non si può stare alla finestra e limitarsi a sperare che tutto vada bene
      12 ore fa · 

    • Marta Vuch staremo a vedere. Mi auguro che tu abbia ragine e che le mie siano solo farneticazioni di una calda giornata d'agosto. Per ora ogni sigolo segnale intorno a me dimostra disorganizzazione, caos, disorientmento e tantissima diffidenza. Ne ripaleremo il 24 ottobre.
      12 ore fa · 

    • Gino Pino mal che vada vi ritroverete con un'altra dittatura tra le pernacchie di chi diceva che non siete culturalmente pronti a gestirvi democraticamente
      12 ore fa · 

    • Marta Vuch oppure a fare le valige per rientrare in Italia, quando alla faccia di tutti un bel partito filo islamico prenderà il potere ... chi lo sa se all'Europa piacerebbe
      12 ore fa · 

    • Gino Pino in quel caso vi beccate le bombe comunque, non è che ci siano molte opzioni praticabili, vincere o morire ;)
      3 ore fa · 

    • El Manuel 
      Gino, perchè dire che le primavere arabe sono pilotate vuol dire dare degli stupidi agli "arabi"?assolutamente, anzi chi parla di portare la democrazia ecc ecc in questi posti è esso stesso occidentalocentrico. Guarda che non volere la democrazia perchè non si sa cos'è e non si apprezza mica è da scemi, semplicemente non si vuole e basta. Che poi, è più da "intelligenti" volere democrazia?come quella dove viviamo, dove ci trinciano ogni possibilità di vivere abbattendo il welfare?o dove la gente vota èlite che dicono tutti le medesime cose e fanno le medesime cose pensando vi sia diversità senza una reale possibilità di scelta?chi è più scemo di chi, scusa?

      3 ore fa · 

    • El Manuel Poi sai, chi soffia sul fuoco c'è sempre. Anche perchè, voglio dire...le cose politiche sono "spontanee"?ma da quando in qua le cose politiche sono "spontanee"?si, gli errori capitano, ma al di là di quello....mah.
      3 ore fa · 

    • Gino Pino ‎"non volere la democrazia perchè non si sa cos'è " ecco, questo mi pare il classico assunto di chi crede di avere a che fare con i selvaggi incapaci di farsi un'idea, mentre i selvaggi hanno presente benissimo cosa sia la democrazia, i suoi limiti e le differenze con una dittatura
      3 ore fa · 

    • El Manuel 
      Massì....ma cosa centra?è semplicemente una questione di abitudine e costumi, mica di razzismo. Perchè, noi sappiamo i limiti della democrazia?tutti a blaterare di quanto è bella la democrazia ecc ecc ecc, ma c'è qualcuno che abbia una mini...Visualizza altro

      2 ore fa · 

    • Gino Pino proprio perché vivono o hanno vissuto in dittature loro si rendono conto molto meglio di noi dell'ipocrisia della moderne democrazie occidentali, siamo noi che non conosciamo loro. Loro ci conoscono benissimo
      2 ore fa · 

    • El Manuel E con che risultati?con le èlite che tornano a fare la stessa cosa di prima e la gente ad accettarla, com'è normale che sia?ma dai...come se "essere democratico" fosse da persone più intelligenti, più raffinate...quando poi al 90% è questione di benessere economico e non di "libertà di pensiero". Togli la seconda e in qualche misura ci sta, togli la prima...voglio vedere quanto tiene la "democrazia"
      2 ore fa · 

    • Gino Pino non dici niente di nuovo, ma questo non fa più belle le dittature, non ti pare?
      2 ore fa · 

    • Gino Pino e non fa di chi se ne vuole liberare dei fessi
      2 ore fa · 

    • El Manuel 
      Perchè essere pilotati dai gruppi di pressione economica e finanziaria è essere fessi?noi lo siamo di continuo, ma non alziamo un dito. Noi viviamo continuamente l'illusione di un mercato che produce beni "nuovi" quando sono tutti uguali, e...Visualizza altro

      2 ore fa · 

    • Gino Pino c'è un sacco di gente che mette in discussione il sistema, il fatto che non appaia non vuol dire che non esista, poi quando sbuca fuori è la rivoluzione, succede sempre così nella storia
      2 ore fa · 

    • El Manuel 
      Si...ma lo mette in discussione usandolo, e non si mette in discussione usandolo, si mette in discussione coniando nuovi metodi e categorie di pensiero non inerenti al mercato, cosa che non mi sembra stia capitando (non capitò neanche per l...Visualizza altro

      2 ore fa ·  ·  1 persona

    • Gino Pino le "usanze" sono qualcosa di condiviso, le dittature sono imposte, non c'è nessuna "usanza" da rispettare in regimi che sopravvivono grazie alla repressione violenta e alla tortura. anche sull'impero avrei da ridire, si sopravvaluta troppo chiamandolo impero e si rafforza il sistema accreditandolo di un'intelligenza che non ha
      2 ore fa · 

    • Luisa Longhi SCUSATE L'INTERRUZIONE. USO LA DISCUSSIONE PER RICORDARE, O FAR SAPERE, A CHI POTREBBE ESSERE INTERESSATO CHE OLTRE AI VARI BANCHETTI C'E' LA POSSIBILITA' DI FIRMARE PER CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE ANCHE NEI COMUNI DI RESIDENZA:
      http://www.referendumleggeelettorale.it/attivati.htm


      www.referendumleggeelettorale.it
      NB: LE FIRME RACCOLTE SU MODULI NON VIDIMATI NON SONO VALIDE2. REPERIRE UN AU...Visualizza altro

      circa un'ora fa ·  · 

    • Marta Vuch la Tunisia verso le elezioni: spieghiamo a queste persone che cos'è la democrazia, le elezioi, la costituente, la NATO e via dicendo. Non fraintendete le mie parole, accanto alle grandi città c'è un'altra realtà, splendida nella sua semplicità
      http://jerbanews.blogspot.com/2011/07/la-super-nonna.html
      ... e visto che le rivoluzioni sono spontanee e si lotta per la democrazia, qllora perchè succede questo:
      http://jerbanews.blogspot.com/2011/09/1-million-de-morts-sur-les-listes.html


      jerbanews.blogspot.com

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